On air Songbird Eva Cassidy
Un generoso temporale di gennaio e ciò che ne consegue, mi attrae.
Cade leggera ma copiosa la pioggia, il suo rumore ipnotizzante mi rilassa, così come le mie dita che corrono veloci sui tasti e si intrecciano ai miei pensieri che cercano di trovare sempre un filo logico alle cose, agli eventi. Un filo logico che spesso però non c’è, non esiste. Perchè a volte i pensieri sono leggeri, nebbiosi, astratti, sono come soffici nuvole, come il fumo profumato di legna che esce dai comignoli, come golosi stecchi di zucchero filato bianco.
È sempre stato così per me, una netta divisione tra il ‘sano realismo’ di cui vado molto fiera e il mio personale ‘avventuroso tanto irreale mondo dei sogni’. Succede anche a te?
In passato, il momento preciso in cui mi perdevo beata nel fatato regno dell’immaginario, era quando salivo sui mezzi pubblici romani. Ho conseguito la patente di guida molto tardi e gran parte della mia giovinezza l’ho passata in tram, bus e metro’. Ed era proprio li tra la gente distratta persa nei suoi pensieri, che mi catapultavo alla velocità spaziale della luce in quell’angolino di mondo creato dalla mia mente apposta per me.
A seconda dell’umore avrei voluto fare in ordine sparso: la ballerina, sbarcare sulla luna, la cantante blues, la ginnasta, la cuoca, sposarmi con John Lennon convincendolo che le piccole beghe con i Beatles potevano risolversi facilmente, la fotografa, passeggiare in bicicletta tra un accecante giallo di un luminoso campo di girasoli giganti. E ancora…vivere in un vecchio casale di campagna italiano, con un buon numero di cani, di bimbi, un marito (si uno basta) e sfornare ogni giorno una deliziosa torta di mele. Mantenere sempre la taglia 42, nonostante tutto.
Chissà se anche Lei avrà delle caratteristiche da sognatrice in cui mi sembrerà di rivedermi.
La mia bambina, scalcia serena dentro la pancia. Otto mesi di rotondità, di nausee, di voglie, di crisi più o meno gravi ormonali, di amore puro e potente.
Ma sarà lo schioccare sonoro di un morso ad una mela croccante a far sembrare tutti questi sogni così reali? O forse il suo inebriante profumo che evoca sinceri e semplici ricordi di casa, di abbracci e di giornate serene. Sento nettamente che è arrivato il suo tempo.
Il tempo giusto per la mia prima torta di mele dell’anno.
Ho cercato di ricordare l’umore ed il sapore unico ed autentico della deliziosa crostata di mele di mia nonna, un classico senza tempo insomma. Lo è anche per te, vero?
Il segreto della bontà di questa torta sta nella presenza della marmellata di arance amare, in un abbinamento virtuoso con la dolcezza tipica delle mele, il croccante di una frolla contenitore al farro, e all’ineguagliabile sapore tondo delle nocciole.
Crostata di mele, marmellata di arance amare e nocciole
dosi per uno stampo da 24 cm
per la frolla al farro e nocciole
220 g di farina di farro
80 g di nocciole sgusciate
1/2 cucchiaino di lievito istantaneo
80 g di burro freddo
100 g di zucchero di canna integrale
1 uovo grande
1 arancio non trattato
un pizzico di sale
per il ripieno
2 mele medie
200 g di marmellata di arance amare + 2 cucchiai per lucidare la superficie
1 limone
Tostate le nocciole e fatele completamente raffreddare. Tritatele con un cucchiaio di zucchero di canna (tolto dal peso della ricetta) ottenendo uno farina abbastanza fine.
In un mixer unite il burro freddo a dadini con la farina di farro, frullate per qualche istante, aggiungete le nocciole tostate ridotte in farina, il lievito setacciato, il sale, il rimanente zucchero e continuate a frullare per qualche secondo fino ad ottenere un composto sabbioso. Unite l’uovo intero e la scorza dell’arancio grattugiata, azionate nuovamente il mixer per qualche istante amalgamando gli ingredienti tra loro. Trasferite l’impasto ottenuto su un ripiano lavoratelo appena con le mani dandogli la forma di un panetto piatto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Nel frattempo affettate le mele a fettine sottili ed irroratele del succo di un limone.
Stendete la frolla, su di un piano appena infarinato, con il matterello in una sfoglia di circa 1/2 cm di spessore e ponetela in uno stampo per crostata ben unto.
Bucherellate la base con una forchetta e farcite con uno strato omogeneo di marmellata di arance amare, disponete sopra le fettine di mela a raggiera.
In un pentolino fate scaldare un paio di cucchiai di marmellata di arance con un cucchiaio di acqua, filtratela con un colino e spennellate il composto ottenuto, con un pennello da cucina, sopra le mele così da renderle belle lucide e farle caramellare in cottura.
Cuocete in forno pre riscaldato a 170° per circa 40 minuti, fino a doratura uniforme.
Enjoy, Ilaria.
È molto bello leggerti Ilaria, arrivi dritta al cuore insieme alle tue foto che sono dei quadri! Questa crostata poi deve essere speciale nella sua semplicità.
Grazie di cuore Rosanna :)
Grazie Ilaria, l’ho fatta ed è buonissima !!
Mi fa tanto piacere Barbara :) Grazie di cuore e un abbraccio :)