On air La valigia dell’attore Francesco De Gregori
Era un ottobre monotono ed affascinante, dopotutto.
Tornavo dalle ripetizioni di matematica con mio nonno, tra un saggio sul comunismo, una tisana esotica calda e qualche antipatico numero in ordine sparso.
La brezza marina mi si appiccicava addosso come una seconda pelle, la pioggia cadeva in terra leggera e scorreva via lungo le strade della sera. Camminavo seccata per le vie del centro di Ostia, camminavo veloce, avvolta nei miei pensieri, un tantino scontrosa, delusa per l’andamento disastroso della piega dei miei capelli gonfi e crespi che proprio non si addicevano ad una giovane che non arrivava neanche a 160 cm di altezza.
Poi, come sempre in quel periodo, ad un tratto, arrivava prepotente, deciso ed ammaliante l’odore delle castagne abbrustolite. C’era un omino all’angolo della strada, paffuto, con gli occhi onesti a tratti tristi, un tipo di cui potersi fidare, aveva le castagne più buone che avessi mai mangiato. Camminavo svelta con il mio cartoccio in mano pieno di castagne profumate e fumanti, lo stringevo a me come fosse un trofeo. Il cartoccio si svuotava velocemente, come veloci erano i miei passi per arrivare a casa, come veloci erano i miei sguardi ai pini ormai ingialliti, l’autunno era arrivato, il caos dell’estate era lontano, quasi un ricordo astratto ed io non potevo essere che felice.
L’odore delle castagne da sempre, per me, rappresenta l’inizio dell’autunno, quel profumo intenso che si mischia a quello della legna bruciata nei caminetti, a quello delle pentole in ghisa che cuociono lente e fiere i lori arrosti e a quello inebriante e delizioso delle torte di mela e cannella.
Una torta alle castagne per il primo dentino.
C’è sempre un buon motivo per preparare una torta, sempre.
Questo dolce è una rivisitazione della Torta di Giulia, un dolce che personalmente adoro, che faccio e rifaccio ormai da tanto tempo, è una torta familiare, rustica, umida al punto giusto, assolutamente confortante e semplicemente buonissima. C’è dell’ottima cioccolata che amabilmente si sposa con le castagne creando un dolce unico, senza troppe pretese, perfetto per ogni occasione, specialmente per festeggiare l’arrivo del primo dentino di mia figlia Sara.
Torta alla castagne e cioccolato
dosi per uno stampo da 20 cm
per la base
3 uova medie
120 g di zucchero di canna
100 g di cioccolato fondente
180 g di farina di castagne
20 g di cacao amaro
8 g di lievito istantaneo
50 ml di olio buono
30 ml di liquore Rum (o altro a piacere)
un pizzico di sale
per la crema
250 g di mascarpone
2 cucchiai di crema di marroni
Sciogli dolcemente il cioccolato, unisci l’olio e il Rum, fai raffreddare girando di tanto in tanto.
In una terrina monta le uova intere sgusciate con lo zucchero e il sale fino ad ottenere una crema spumosa e chiara, aggiungi la farina di castagne, il cacao amaro ed il lievito setacciato.
Unisci a filo il cioccolato fuso con l’olio e il Rum, lavora l’impasto con una frusta a mano fino ad ottenere un composto liscio e vellutato.
Trasferiscilo in una teglia ben unta ed infarinata e fai cuocere in forno pre riscaldato a 180° per circa 30 minuti, fai la prova dello stecchino al quale dovrà rimanere qualche briciolina attaccata, sforna la base, fai completamente raffreddare e sformala su un piatto da portata.
In una ciotola lavora con un cucchiaio il mascarpone ben freddo con la crema di marroni fino ad ottenere una mousse uniforme.
Decora a piacere la torta con la crema al mascarpone e marroni, fai assestare il dolce in frigorifero per almeno due ore, quindi servi.
Conserva la torta in frigorifero per un massimo due giorni.
A presto, Ilaria.
Torta da fare e rifare assolutamente! Troppo golosa!!! Che belle foto e che dolce atmosfera.
Rita
Grazie di cuore Rita :)
Questa torta deve essere un vero spettacolo!!! Che bello leggerti, trasmetti calore e serenità. Le tue foto sono bellissime.
Grazie mille Cinzia :)