On air Like a lover Dianne Reeves
Era di quercia il vecchio tavolo, con un ripiano in marmo chiaro, era spazioso e trasudava racconti di cucina. Era posizionato al centro della stanza, appoggiato sulle vecchie mattonelle bianche e blu del pavimento in stile liberty. Mi piaceva quel pavimento, creavo tanti disegni astratti con i suoi piccoli mosaici. Su quel tavolo ci ho vissuto gli anni lenti della mia crescita, della mia formazione culturale, ci ho studiato, ho passato ore a sussurrare pensieri e parole, ho pianto, ho riso, ho cantato e ho cucinato tanto.
Le ciambelline al vino erano spesso le protagoniste di quei lunghi pomeriggi da interni, passati con il grembiule di lino stropicciato, le mani che profumavano di agrumi, la punta del naso sporca di farina. Ci si sedeva attorno al tavolo e si formavano per un ora buona le infinite ciambelline. Come sempre partiva il dibattito tra la nonna e mia madre sull’uso del lievito all’interno della ricetta. La prima sosteneva che ne andava quanto basta, diceva che la dentiera le era costata troppo, e la seconda lo voleva omettere assolutamente perché voleva le ciambelline più croccanti di tutto il reame.
Io ho fatto una media ponderata al centro. Ne uso poco perché credo che renda le ciambelline più friabili mantenendole comunque croccanti.
Ti lascio la classica e semplice ricetta che si prepara in tante famiglie del Lazio.
Bastava un buon bicchiere di vino a tavola e gli animi si distendevano per tutti, anche per i più impazienti, come Daniele, mio fratello o per le sognatrici cervellotiche come Francesca, mia sorella. La ciambellina croccante e friabile al punto giusto servita con del buon caffè e del Vin Santo era un appuntamento fisso dei nostri dopo pasto in famiglia, seduti intorno al vecchio tavolo si sgranocchiava tra una discussione e l’altra, tra risate e programmazione di progetti imminenti e futuri.
Ciambelline al vino
dosi per circa 60 ciambelline
130 ml di vino bianco o rosso (o altri liquori a piacere)
130 ml di olio extra vergine di oliva (o preferito)
150 g di zucchero semolato
500 g di farina preferita (farro, 00, integrale…)
6 g di lievito istantaneo
un pizzico di sale
altro zucchero semolato per la superficie
1 cucchiaio raso di semini di anice pestati
In una ciotola disponi la farina con lo zucchero ed il lievito setacciato, i semini di anice pestati e il pizzico di sale a fontana, al centro unisci l’olio e il vino scelto, impasta velocemente tra loro gli ingredienti ottenendo un panetto morbido ed omogeneo (simile alla pasta frolla) avvolgilo nella pellicola e riponi a riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
Dall’impasto ricava dei cordoncini e chiudili a ciambellina, passa un lato dei biscotti in un piattino colmo di zucchero, forma così tutte le ciambelline e ponile in una placca rivestita di carta forno (con questa dose ci vorranno due teglie con una doppia infornata).
Cuoci i biscotti in forno pre riscaldato a 170° per circa 20 minuti fino a leggera doratura, quindi sfornali e adagiali su una gratella facendoli completamente raffreddare.
Si mantengono a lungo chiusi in una scatola di latta o in un contenitore di vetro a chiusure ermetica.
Note: ti consiglio sempre di cuocere una teglia per volta posizionandola nella parte centrale del forno.
A presto, Ilaria.
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